Finalmente l'8 maggio è stata realizzata la passeggiata nei MAGREDI.
Nonostante le "sorprese" è stata una giornata favolosa:
- abbiamo conosciuto persone interessanti e nuovi amici;
- abbiamo trovato nel "patus" piante già conosciute e nuove;
- incontrato animali che vivono in questo ambiente.
Per ringraziare tutte le persone presenti e che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione regaliamo la nostra famosissima ricetta dello SCIROPPO DI SAMBUCO.
Domenica 8 maggio, le classi delle scuole elementari di Vivaro (PN), accompagnate dai loro insegnanti, organizzatori dell’evento, hanno partecipato, insieme alle rispettive famiglie, ad un percorso naturalistico all’interno dei magredi del Cellina in Vivaro, per prendere visione delle tipicità faunistiche e floristiche presenti. Il percorso didattico, guidato da Dario Buscema, responsabile dell’Accademia Faunistica provinciale, ha visto la partecipazione del personale della Riserva di Caccia di Vivaro, della Polizia Provinciale e del Corpo Forestale Regionale, i quali hanno fatto presente, sia ai bambini, sia agli adulti, l’importanza di tutelare ma anche di gestire questo particolare e delicato habitat.
A tal proposito, è stata spiegata l’importanza del controllo delle specie opportuniste, quali volpi e cornacchie, dove l’intervento dell’uomo si rende necessario per riparare agli squilibri che gravano sull’ecosistema causati dalla proliferazione di questi animali adattabili, i quali predano i piccoli e le uova degli uccelli presenti sui magredi, come allodole, pavoncelle ed il raro occhione, oltrechè nutrirsi dei rifiuti organici umani, come già avviene nella discarica del Dandolo di Maniago, che dista un paio di chilometri dall’area visitata.
Nel proseguo del percorso, bambini e genitori hanno ammirato, in particolare, le infiorescenze dell’erba delle fate, le numerose orchidee, il volo delle albanelle e della poiana, il canto della tottavilla e delle allodole, le fatte della lepre, denominate simpaticamente dagli stessi insegnanti “gioielli dei magredi”. Infine, hanno avuto la fortuna di osservare le tipiche impronte dell’occhione, specie simbolo dell’area magredile, lasciate dal caradride sul fango di una pozza ormai asciutta. La giornata è poi proseguita con un lauto banchetto, organizzato dai soci della Riserva di Vivaro, per poi passare alla visita della mostra tassidermica, presso l’area didattica comunale, nella quale adulti e bambini hanno potuto osservare da vicino le caratteristiche morfologiche degli uccelli tipici dei magredi, tra i quali spiccava maestosa una rarissima otarda, specie erratica, rinvenuta morta proprio sui magredi di Vivaro nel 1981.
Al termine della giornata, visto il successo dell’iniziativa, ci si è dati rigoroso appuntamento al prossimo anno, per il quale si cercherà di organizzare un doppio percorso didattico.
Dario Buscema, responsabile Accademia Faunistica della Provincia di Pordenone