È la domanda che i bambini hanno rivolto a giovani, adulti, anziani residenti nel comune di Vivaro. Complice l'ecomuseo, si sono così organizzati incontri serali in cui la popolazione liberamente poteva intervenire per discutere su quali fossero i segni, presenti realmente nel territorio o ormai soltanto nella lingua o nella memoria di ciascuno che riteneva fondamentali per l'identità del territorio stesso.
Il risultato più appariscente è la mappa di comunità disegnata da Laura Candotti, che fa bella mostra di sè nella piazza di Vivaro.
Ma il risultato più importante è che con gli alunni continuiamo a vivere quella mappa, ad interrogarla, a scoprire peculiarità e valori del territorio che poi, puntualmente al territorio restituiamo, attraverso animazioni sullo stile del museo vivente, di scene di quotidianità o di vicende particolari vissute in passato, svoltesi in peculiari luoghi della mappa e ritenute significative. Attraverso tutti questi passaggi stimoliamo così il radicamento al territorio, l'empatia con esso, quindi il rispetto di luoghi, persone, valori.